sabato 3 dicembre 2016

TRA LA VITA E LA STORIA

A pochi giorni dalla morte di Claudio Pavone, insigne storico della guerra di liberazione, ripubblichiamo una sua intervista apparsa su Patria Indipendente nel 2013, con la speranza che la sua lettura sia solo il primo passaggio per chi ancora non conosce i testi di Pavone, e primo tra tutti, "Una guerra civile-Saggio storico sulla moralità nella Resistenza", pubblicato per la prima volta nel 1991.

 http://anpi.it/media/uploads/patria/2014/6-10_MARINO_intervista_Pavone_nov-dic_2013_1.pdf


giovedì 1 dicembre 2016

QUANDO PRASSI PROPAGANDISTICHE CREANO UN SENSO COMUNE ERRATO


Riceviamo e pubblichiamo una bella riflessione di Ferruccio Quaroni ( iscritto ANPI sezione Giuseppe Pinelli/Borgo Ticino) che vi proponiamo in lettura.
"Alcuni anni fa Adelphi ha ripubblicato “Tecnica del colpo di Stato”, libro controverso di un autore controverso, Curzio Malaparte. Lo riprendo in mano, in questi giorni, e mi suscita qualche riflessione che vorrei condividere con quanti avranno la pazienza di leggermi.

Il libro, dato alle stampe nel 1931, costò all’autore l’incarceramento ed il confino, venne proibito in Unione Sovietica e, addirittura, dato alle fiamme nella Germania hitleriana. Il testo, rispetto al nazismo, soffre dei limiti di una stesura avvenuta quando la dittatura non si era ancora pienamente espressa con tutta la brutalità successiva ed indulge ad un giudizio su Hitler presentato solo come brutta copia di Mussolini.

Al di là di questo, però, va invece sottolineata, insieme ad una scrittura piacevole ed avvincente dei fatti storici, in particolare quelli relativi alla presa del potere dei soviet, la dimensione di attualità delle riflessioni sulla attuazione del “colpo di Stato”. Malaparte sottolinea come la riuscita dell’impossessamento del potere statale da parte di una minoranza sia, appunto, frutto di una “tecnica” precisa e non di fatti storici e politici che pure compongono il quadro di riferimento generale delle vicende.

giovedì 17 novembre 2016

ANPI PER LE SCUOLE 2016-2017

Gruppo di lavoro ANPI con alcune delle insegnanti di Pavia
Pubblichiamo il progetto della COMMISSIONE PROVINCIALE SCUOLA E MEMORIA rivolto   ALLE SCUOLE ANNO SCOLASTICO 2016/017
info :luisa.albini@gmail.com
 
 
L’ANPI Provinciale di Pavia intende proseguire nell’anno scolastico 2016/17 nella promozione di alcuni PERCORSI PROGETTUALI inerenti la Resistenza e la lotta di Liberazione dal nazifascismo del nostro Paese, rivolti alle scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale.
In particolare, in occasione del trentesimo anniversario della morte di Primo Levi, che ricorre nel 2017, in collaborazione con il Centro Internazionale di studi Primo Levi, l’ANPI propone un progetto incentrato sulla figura e sull’opera di questo grande protagonista della storia del 900.

martedì 15 novembre 2016

LE BRIGATE MALATESTA BRUZZI:ricerca inedita di Eugenio Leucci

E dopo la intitolazione della nostra sezione Borgo Ticino alla staffetta partigiana GIUSEPPE PINELLI, pubblichiamo il contributo di Eugenio Leucci, ricercatore: una ricerca inedita della storia delle Brigate Malatesta - Bruzzi nella Resistenza. Grazie ad Eugenio e buona lettura a tutti!


La vicenda delle Brigate Malatesta-Bruzzi costituisce un caso esemplare nella storia del movimento anarchico italiano e del contributo apportato dai libertari alla lotta partigiana. La presenza degli anarchici all'interno della Resistenza è stata quanto mai rilevante, benché soltanto in pochi casi abbia assunto la forma di un'organizzazione autonoma dai partiti. Se si eccettuano i casi di Carrara, Genova, Pistoia e Milano, gli anarchici raramente costituirono delle brigate dichiaratamente libertarie, inserendosi invece in formazioni di diverso colore politico, soprattutto socialiste (Brigate Matteotti), azioniste (Giustizia e Libertà) e comuniste (Brigate Garibaldi), talvolta ricoprendo anche incarichi di grande rilievo, come ci ricorda il caso di Emilio Canzi, comandante delle brigate Garibaldi nella zona di Piacenza. Questa scelta era dovuta a vari fattori: innanzitutto, alla carenza di mezzi e risorse: non bisogna infatti dimenticare che, a differenza dei partigiani inquadrati nelle formazioni partitiche o delle brigate autonome di stampo monarchico, quelle anarchiche non ricevevano rifornimenti militari da parte degli Alleati, ma dovevano contare soltanto sulle armi e i mezzi sottratti al nemico con rischiosissime operazioni militari e gappiste. Inoltre, la repressione fascista del dissenso aveva disintegrato il pur numeroso fronte anarchico, cosicché molti dei suoi esponenti erano stati incarcerati, esiliati o mandati al confino, rendendo ancor più drammatica la carenza di uomini da impiegare nel moto resistenziale.

Malgrado questi impedimenti, le Brigate Malatesta - Bruzzi si andarono costituendo fra la fine del '43 e l'inizio del '44, principalmente per l'iniziativa di tre anarchici:

ORAZIO PERELLI
Mario Orazio Perelli, milanese di posizioni individualiste, condannato a 18 anni di carcere e a tre di confino nella repressione seguita all'attentato al Teatro Diana del 1921, fu animatore del gruppo "storico" degli anarchici milanesi, che aveva il suo punto di forza a Porta Romana e che costituirà il nucleo della futura Iª Malatesta;

Antonio Pietropaolo (nome di battaglia "Luciano"), di origini calabresi ma trasferitosi nel 1899 a Milano, anch'egli venne condannato al carcere dopo i fatti del Diana, ma nel 1932 fu scarcerato in seguito a un'amnistia. Durante la guerra venne sfollato a Santa Cristina (Pavia) dove divenne direttore commerciale della ditta F.lli Guidetti, specializzata in costruzioni meccaniche. Proprio all'interno della fabbrica verrà formato, su iniziativa di Pietropaolo, un Comitato di agitazione antifascista che costituirà il nucleo iniziale della IIª Malatesta.

lunedì 14 novembre 2016

NO AD UNA RIFORMA PREPOTENTE




ERNESTO BETTINELLI NEL SUO STUDIO
Grazie al prof. Bettinelli per averci "utilizzato" come vetrina per consentire a tutti la lettura del suo testo integrale NO AD UNA RIFORMA PREPOTENTE.
Il lavoro del prof. Bettinelli che ci onoriamo di avere al nostro fianco in questa battaglia civile per il NO al voto del 4 dicembre accessibile a tutti cliccando sul link sottoriportato. 

Da leggere e diffondere. Presente anche in e-book.